domenica 10 agosto 2014

Il cliens diventa patronus!

Nell'antica Roma la società era impostata sul rapporto cliens-patronus: un rapporto di subordinazione del cliens nei confronti del patronus, il quale, seppur superiore, doveva rispettare, a sua volta, alcuni obblighi a beneficio del cliens.

Ora nella società inglese va di moda la parola 'to patronize'. Tale parola deriva dal latino 'patronus', imparentato con 'pater' ossia 'padre'. Il primo significato di 'to patronize' è: 'comportarsi con un'apparente gentilezza che tradisce un sentimento di superiorità'; il secondo significato è: 'frequentare abitualmente (un negozio, un ristorante etc) come cliente > sponsorizzare/finanziare'.

Osservando i dati si giunge al paradosso per cui, secondo una legge economica, 'il cliente è padrone' e, siccome è colui che fornisce un 'supporto economico', è superiore rispetto all'ente beneficiario.

Ma la cosa più interessante ancora è il fatto che, prescindendo dall'aspetto economico, in Italiano io non riesca a trovare una traduzione soddisfacente. Ciò dimostra che, a differenza dell'Inghilterra in cui 'to patronize' viene usato generalmente col significato dispregiativo di 'comportarsi con velata superiorità', in Italia un termine perfettamente corrispondente non esiste o comunque non viene usato.

Tale mancanza deriva dal fatto che il concetto espresso dal verbo inglese 'to patronize' non viene visto così negativamente in Italia. Il cosiddetto 'padrino' non viene biasimato per la sua posizione di superiorità che, anzi, è insita nella mentalità italiana.

Dulcis in fundo: la parola inglese 'pattern' ossia 'modello' è imparentata con il latino 'patronus' e quindi 'pater' in quanto anch'esso 'modello da seguire'.

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