martedì 26 agosto 2014
Vizio Virtuale
E d'improvviso ebbi un'illuminazione: il 'virtuale', da me tanto deprecato e considerato origine dei miei vizi, deriva, in verità, dalla parola 'virtù'! E voi mi chiederete: 'qual'è l'anello di congiunzione tra 'virtuale' e 'virtù'?'. La 'vis' (ossia la forza)! La 'virtù' è infatti una forza morale e il 'virtuale' è tutto ciò che esiste solamente in potenza (vd. forza), ma non in atto.
(S)torto e Diritto
Osservando la parola 'contorto' mi sono resa conto che era scomponibile in 'con torto'. E allora ho pensato 'vuoi vedere che il 'torto' col significato di 'ingiustizia' deriva dal verbo 'torcere'?'. E poi allora ho pensato alla parola 'diritto', che vuol dire sia 'dritto' (ossia 'retto' in senso stretto) che 'ciò che è giusto' (ossia 'retto' in senso lato). E così ho convalidato la mia tesi iniziale: ciò che è storto è un torto, ciò che è dritto è un diritto.
N.B. Tale discorso si potrebbe ricollegare al 'right' inglese ossia 'diritto' e 'destra'. La destra è 'dritta' e la sinistra è 'contorta'.
N.B. Tale discorso si potrebbe ricollegare al 'right' inglese ossia 'diritto' e 'destra'. La destra è 'dritta' e la sinistra è 'contorta'.
domenica 10 agosto 2014
Il cliens diventa patronus!
Nell'antica
Roma la società era impostata sul rapporto cliens-patronus: un rapporto
di subordinazione del cliens nei confronti del patronus, il quale,
seppur superiore, doveva rispettare, a sua volta, alcuni obblighi a
beneficio del cliens.
Ora nella società inglese va di moda la parola 'to patronize'. Tale parola deriva dal latino 'patronus', imparentato con 'pater' ossia 'padre'. Il primo significato di 'to patronize' è: 'comportarsi con un'apparente gentilezza che tradisce un sentimento di superiorità'; il secondo significato è: 'frequentare abitualmente (un negozio, un ristorante etc) come cliente > sponsorizzare/finanziare'.
Osservando i dati si giunge al paradosso per cui, secondo una legge economica, 'il cliente è padrone' e, siccome è colui che fornisce un 'supporto economico', è superiore rispetto all'ente beneficiario.
Ma la cosa più interessante ancora è il fatto che, prescindendo dall'aspetto economico, in Italiano io non riesca a trovare una traduzione soddisfacente. Ciò dimostra che, a differenza dell'Inghilterra in cui 'to patronize' viene usato generalmente col significato dispregiativo di 'comportarsi con velata superiorità', in Italia un termine perfettamente corrispondente non esiste o comunque non viene usato.
Tale mancanza deriva dal fatto che il concetto espresso dal verbo inglese 'to patronize' non viene visto così negativamente in Italia. Il cosiddetto 'padrino' non viene biasimato per la sua posizione di superiorità che, anzi, è insita nella mentalità italiana.
Dulcis in fundo: la parola inglese 'pattern' ossia 'modello' è imparentata con il latino 'patronus' e quindi 'pater' in quanto anch'esso 'modello da seguire'.
Ora nella società inglese va di moda la parola 'to patronize'. Tale parola deriva dal latino 'patronus', imparentato con 'pater' ossia 'padre'. Il primo significato di 'to patronize' è: 'comportarsi con un'apparente gentilezza che tradisce un sentimento di superiorità'; il secondo significato è: 'frequentare abitualmente (un negozio, un ristorante etc) come cliente > sponsorizzare/finanziare'.
Osservando i dati si giunge al paradosso per cui, secondo una legge economica, 'il cliente è padrone' e, siccome è colui che fornisce un 'supporto economico', è superiore rispetto all'ente beneficiario.
Ma la cosa più interessante ancora è il fatto che, prescindendo dall'aspetto economico, in Italiano io non riesca a trovare una traduzione soddisfacente. Ciò dimostra che, a differenza dell'Inghilterra in cui 'to patronize' viene usato generalmente col significato dispregiativo di 'comportarsi con velata superiorità', in Italia un termine perfettamente corrispondente non esiste o comunque non viene usato.
Tale mancanza deriva dal fatto che il concetto espresso dal verbo inglese 'to patronize' non viene visto così negativamente in Italia. Il cosiddetto 'padrino' non viene biasimato per la sua posizione di superiorità che, anzi, è insita nella mentalità italiana.
Dulcis in fundo: la parola inglese 'pattern' ossia 'modello' è imparentata con il latino 'patronus' e quindi 'pater' in quanto anch'esso 'modello da seguire'.
(Ri)-Fiutare
Il
termine colloquiale italiano 'sniffare' deriva dall'inglese 'to sniff'
ossia 'fiutare', e fin qui ci siamo. Ma la cosa bella e' che dall'ambito
fisico/sensoriale legato all'olfatto ('sniff' si usa, per esempio, per
indicare l'assunzione di droghe per naso) si passa a quello metaforico
legato all'indagine. Ed e' per questo che, come in italiano si dice 'ha
fiuto' per indicare la capacita' di
giudicare prontamente (immagine che ci riconduce immediatamente al
segugio in ambito animale), cosi' in inglese 'to sniff around' vuol dire
'investigare in maniera nascosta' e 'sniff something out' vuol dire
'scoprire qualcosa attraverso l'investigazione'. Divertente come gli
slittamenti semantici derivanti dalle percezioni avvengono in ogni
lingua nello stesso modo.
'Sulla nona nuvola!'
Ho
appena scoperto che l'espressione italiana 'al settimo cielo' si traduce
in inglese 'on cloud nine'. "Secondo la concezione tolemaica, accettata
ed elaborata dalla Chiesa fino al XVI secolo, la Terra era centro
dell’universo, circondata da nove (e poi dieci) “cieli”, immaginarie
sfere concentriche di grandezza sempre maggiore, lungo le prime sette
delle quali rotavano la Luna, Mercurio,
Venere, il Sole, Marte, Giove, Saturno. Nell’ottavo cielo stavano le
stelle fisse (il “firmamento”); i teologi medievali aggiungevano inoltre
un nono cielo, il Primum mobile, e l'Empireo, sede di Dio'' > Gli
italiani, più umilmente, si fermano al settimo cielo (ossia quello di
Saturno), che era il più alto grado di elevazione di avvicinamento alla
gioia celeste (prima delle stelle), concepibile per uomini in carne e
ossa; gli inglesi invece si spingono oltre, superano le stelle e si
avvicinano a Dio!!
In fatti
Tutto
è nato da un'urgenza primaria, ossia dal bisogno di trovare una
traduzione letterale in inglese della parola 'infatti'. E ovviamente la
prima espressione che mi è venuta in mente è stata 'in fact'. L'unico
problema è che mi sono resa conto che vuol dire esattamente l'opposto!!
Ebbene sì, 'in fact' in inglese vuol dire 'in realtà' > anziché
corroborare una certa convinzione, la nega! E da lì ho pensato che ciò
potrebbe derivare da un diverso approccio con i dati empirici: in
Inghilterra è più diffuso il metodo 'induttivo' ossia dal particolare al
generale, mentre in Italia è più diffuso quello 'deduttivo', ossia dal
generale al particolare. Ciò vuol dire che in Inghilterra si parte dai
dati empirici per costruire una teoria e poi però si innesca una ricerca
matta dei 'counterexamples' e vince chi riesce a trovarne di più; in
Italia invece 'i fatti' vengono usati per confermare la teoria, anziché
negarla. 'In realtà' anche in Italiano ci sono molte espressioni che
potrebbero smontare la mia teoria, però questa secondo me è la 'pattern'
generale
Madre e Materia
'Materia' e 'madre' derivano dalla stessa radice che indica 'la sostanza prima da cui altre sono formate'
Vita privata (di qualcosa)
La
vita 'privata' è tale perché 'priva' di qualcosa, ossia della sfera
pubblica. Per cui la vita privata non esiste se non in opposizione alla
vita pubblica, che nasce come condizione 'naturale' dell'uomo. 'Privus'
vuol dire sia 'solo' che 'privo di qualcosa' > la solitudine è
privazione!
Record/Ricordo
La
parola inglese 'record' è imparentata con la parola italiana 'ricordo'.
Entrambe derivano dalla parola latina recordari ‘ricordare,’ da cor,
cord- ‘cuore.’ é buffo come da una stessa parola discenda il ramo
inglese, scientifico ed esatto, e quello italiano, più romantico e
vicino al significato originario. Del resto il ricordo non è altro che
una risonanza generata dal toccare le corde più intime del nostro
cuore.
Inoltre, la differenza evidente tra ``scordare`` e ``dimenticare`` e` che nonostante il significato sia il medesimo ``scordare`` deriva letteralmente dal cuore ( da cui ``fuori dal cuore``) e dimenticare dalla mente (da cui ``fuori dalla mente``).
Inoltre, la differenza evidente tra ``scordare`` e ``dimenticare`` e` che nonostante il significato sia il medesimo ``scordare`` deriva letteralmente dal cuore ( da cui ``fuori dal cuore``) e dimenticare dalla mente (da cui ``fuori dalla mente``).
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